A partire dal primo febbraio si semplificano le regole per chi dalla Germania fa un salto in patria. Secondo l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza che resterà in vigore per un mese e mezzo, quindi fino al 15 marzo prossimo, è abolita la mini quarantena obbligatoria di 5 giorni per chiunque entri in Italia dalla Germania, e basta esibire una delle tre certificazioni verdi (certificato di vaccinazione, oppure di guarigione, oppure tampone negativo).

In particolare, per chi usa come mezzo l’aereo, al momento dell’imbarco è tenuto a mostrare il proprio certificato “verde” (vaccinato, guarito o negativo) in forma cartacea oppure in formato digitale sul suo telefonino a qualsiasi autorità di controllo. Per chi violasse tali regole è prevista l’applicazione della quarantena obbligatoria di 5 giorni con annesso test conclusivo.

Per maggiori dettagli si rimanda ai seguenti siti internet:

https://www.esteri.it/it/ministero/normativaonline/focus-cittadini-italiani-in-rientro-dall-estero-e-cittadini-stranieri-in-italia

https://ambberlino.esteri.it/ambasciata_berlino/it/in_linea_con_utente/covid-19

L’Unione Europea però ha ultimamente stabilito che ciò vale solo per coloro che hanno fatto tre vaccinazioni, la cui scadenza è finora considerata illimitata. Per chi ne ha soltanto due, è stata introdotta una scadenza di 9 mesi: il che significa che, passati 270 giorni dall’ultima iniezione, si ritorna a valere come non vaccinati. Per cui, se un italiano-standard si è fatto la seconda dose nel giugno scorso, e conta di andare in Italia a Pasqua, corre il rischio serio di non riuscirci, a meno che non si faccia un tampone valido oppure finisca in quarantena.

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