Il 6 novembre la Comunità Gesù Risorto festeggia 20 anni di presenza in Germania – Movimenti carismatici – Charis
Conversazione con Sandra Luciano, delegata diocesana delle quattro Comunità Gesù Risorto in Germania. Sandra Luciano ha contribuito a fondarne tre. Nata in Germania, a sei anni andò in Italia con i genitori. Ritornata in Germania nell’estate del ’99, perché voleva conoscere dov’era nata, si è fermata qui.
Come è nata in Italia la Comunità Gesù Risorto e qual è il suo carisma?
La nascita è avvenuta attraverso tre coppie di laici che nell’87 a Roma, dopo aver frequentato altri gruppi di preghiera carismatici, hanno fondato la Comunità Gesù Risorto per vivere, annunciare e testimoniare la presenza di Gesù risorto in mezzo agli altri. Il carisma della comunità è testimoniare questa presenza con la vita, con la nostra esperienza e con quello che impariamo dalla lettura delle sacre scritture. Infatti il passo profetico che ha ispirato la comunità fin dalla sua nascita è (Mt 28,20) “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. È un messaggio di speranza che vogliamo cercare di vivere appieno nella vita personale e in quella di comunità dove ci chiamiamo fratelli e sorelle e siamo tutti laici.
“Questo è il carisma principale: la preghiera di lode e di evangelizzazione”
Noi usiamo una frase molto forte: “Gesù sconfigge la morte e ci dona la vittoria”. Perché? Perché quando uno prega, quando si affida veramente al Signore, crediamo che lui può cambiare la nostra vita e se glielo permettiamo, questo succede. Le persone che ci circondano vedono un cambiamento in noi, notano che cambia il nostro modo di parlare, di agire, ma anche solo il nostro sguardo. Grazie alla preghiera il cuore non si irrigidisce ma si riempie di amore e quell’amore che riceviamo lo trasmettiamo agli altri. La preghiera di lode è annunciare il grande amore di Dio per noi, un amore che ci libera dai peccati che ci oscurano, che ci rendono opachi, tristi. Cambiando il nostro atteggiamento, cominciamo a vedere nelle piccole cose le meraviglie del Signore. Non dobbiamo aspettarci grandi miracoli, cose straordinarie. Questo fa della comunità un luogo di conversione. Nelle missioni cattoliche italiane che ci ospitano, il primo compito è quello di riportare o avvicinare le persone alla preghiera, poi ci mettiamo a servizio della parrocchia stessa, tanto è vero che molti di noi sono ora catechisti, ministri straordinari dell’Eucarestia, consiglieri pastorali.
La preghiera è importantissima per voi. Che tipo di preghiera è?
Tutti ci chiedono: “Ma che cosa fate?” e noi rispondiamo: “Preghiamo”. È una preghiera vissuta, carismatica, molto forte, che ti coinvolge e se ti lasci andare, ti tocca profondamente. Non è per tutti, perché alcuni preferiscono la preghiera del silenzio, o la preghiera del Rosario, che è una preghiera ripetitiva. La nostra invece è una preghiera collettiva, spontanea, fatta di canti, di lode, ad alta voce, ma ci sono anche momenti di silenzio, di ascolto della Parola. Nella preghiera succede qualcosa perché il Signore ci parla, dobbiamo solo aprire il cuore e le orecchie e dargli la possibilità di agire.
Quindi avete dei momenti in cui vi trovate per questa preghiera insieme?
Abbiamo un incontro settimanale di preghiera carismatica di lode, ogni comunità ha il suo giorno e il suo orario. Anche in questo periodo di Covid non abbiamo smesso di pregare e ci incontravamo in videoconferenza. L’incontro via web era ben frequentato perché sentivamo il bisogno di non essere soli, di sentirci uniti e di pregare insieme.
Come è arrivata la comunità Gesù Risorto in Germania?
Grazie a una sorella molto amata e che ora non c’è più, Rosa Sorg. Le sue sorelle in Italia frequentavano la comunità Gesù Risorto di Latina e Rosa ebbe con loro l’occasione di conoscerla. Rimasta vedova, Rosa, sola con quattro figli, si avvicinò alla comunità italiana di Groß Gerau. Il convegno nazionale della Comunità Gesù Risorto nel 2001 a Chianciano Terme fu decisivo per lei. Arrivò dalla Germania con un piccolo bus con otto persone e lì visse un’esperienza molto forte dell’amore di Dio. Al rientro a Groß Gerau annunciò al parroco, padre Tobia Bassanelli, la presenza di questa comunità e si impegnò ad annunciare agli altri l’esperienza di amore vissuto. Era il 2001 e in Germania i movimenti del rinnovamento carismatico erano ancora poco conosciuti.
“Facciamo parte della grande famiglia del Rinnovamento Carismatico Cattolico”
A ottobre vennero dei missionari da Roma che tra il 20 ottobre e il 2 novembre tennero un seminario di preparazione per l’effusione dello Spirito Santo. Seguì la giornata di Effusione dello Spirito, giorno in cui, con la nomina dei responsabili, nacque ufficialmente la prima Comunità Gesù Risorto in Germania.
Siete parte del rinnovamento carismatico e di Charis?
Sì, noi facciamo parte della grande famiglia del Rinnovamento Carismatico Cattolico, che è un movimento della chiesa, un insieme di diverse realtà carismatiche. Papa Francesco nel 2019 istituì un nuovo servizio internazionale di comunione chiamato Charis, che raccoglie tutti i movimenti e le realtà carismatiche a livello internazionale, per creare comunione ed unità tra gli stessi, contribuendo a perseverare l’identità di ogni realtà. Grazie all’appoggio del papa, molti sacerdoti hanno cominciato a vederci con occhi diversi. Faccio parte del consiglio di Charis Germania dove rappresento la comunità Gesù Risorto come presenza carismatica in Germania. Grazie a Charis sono riuscita a conoscere tanti movimenti, gruppi di preghiera e non, ma tutte realtà carismatiche presenti in Germania e tutte con lo scopo di essere al servizio della Chiesa.
Come è arrivata Lei alla comunità?
Nel 2000 ero in ferie dai miei genitori, in Puglia, al mare. Con gli amici avevamo organizzato il ferragosto in spiaggia. Fra tutti i gruppi di giovani che festeggiavano con la musica di Ligabue, di Vasco Rossi, in sottofondo sentivo dei canti cattolici. Mi avvicinai incuriosita, non capivo se si trattasse di una presa in giro o meno, invece era un gruppo di giovani della comunità di Gesù Risorto di Roma. Abbiamo cominciato a frequentarci e mi regalarono il libro dei canti e alcune musicassette. Rientrata in Germania dopo le vacanze volevo conoscere meglio questo gruppo e andai a Roma un fine settimana per pregare con loro nella cripta della Basilica di San Giovanni Bosco. Quella preghiera mi ha toccata così profondamente che per un anno ogni fine settimana andavo a Roma per vivere il sabato quel momento di preghiera. Quel fine settimana quando nacque la comunità a Groß Gerau, vent’anni fa, non sono riuscita a partire per Roma. Gli amici da Roma mi chiamarono e furono loro a dirmi che era nata la comunità in Germania nella diocesi di Mainz, ma non sapevano dirmi esattamente dove. Cominciai a telefonare e a cercare ovunque. Infine chiamai p. Tobia Bassanelli e scoprii che era nata a Groß Gerau.
Come si fa ad aprire una comunità Gesù Risorto?
Per aprire una comunità bisogna avere un iniziatore, che le conosce e che annuncia al Cis, Comitato Internazionale di Servizio, il desiderio di dare vita ad una nuova Comunità in una parrocchia. Il Cis è la guida spirituale, pastorale e organizzativa di tutta la Comunità Gesù Risorto. Ricevuto l’assenso si annuncia la comunità nuova al parroco, spiegando la spiritualità della comunità, le modalità degli incontri e gli si consegna lo statuto. La nuova comunità viene annunciata, per esempio, durante una Santa Messa.
“Lo Spirito è movimento, è azione”
Successivamente facciamo un seminario di preparazione dell’effusione dello Spirito Santo detto “Seminario di Vita Nuova nello Spirito Santo”, dove spieghiamo che cosa sono i doni, i carismi, che cos’è lo Spirito Santo e qual è la sua azione e impariamo ad entrare nella dinamica dello Spirito. Segue la giornata di Effusione dello Spirito Santo che è il momento in cui si vive un’esperienza piena, reale di essere “immersi nello Spirito”, poiché lo Spirito è movimento, è azione, ci rigenera, ci converte, ci illumina, ci corregge, ci consola e ci rende suo tempio. In parole semplici diciamo che è come rivivere il momento del battesimo da adulti ma con una consapevolezza diversa.
Siete inseriti nella vita della diocesi. Che esperienza state facendo? C’è apprezzamento per i movimenti carismatici?
Come seconda portavoce diocesana sto conoscendo tantissime realtà carismatiche presenti in diocesi, anche di altre madrelingue. Dal 2020 abbiamo regolarmente degli incontri con i loro rappresentanti ed è bellissimo scambiarci le informazioni, le esperienze che viviamo e cercare di capire a livello di diocesi che cosa ci si aspetta da noi. Sono molto contenta, mi dà molta forza, perché cominciamo a integrarci maggiormente nell’ambiente carismatico tedesco. Nel 2003 avevamo ricevuto dal vescovo ausiliare monsignor Werner Guballa l’approvazione della comunità e poi nel 2004 il riconoscimento come movimento carismatico in diocesi dal cardinale Lehmann. Questo ci fa onore e ci ha aiutato perché non è stato facile farci riconoscere come gruppo di preghiera carismatico pur facendo parte del rinnovamento carismatico cattolico in Germania.