Il signor F.T. di Dessen ha, in Patria, un fratello (classe 1955). Lo stesso è occupato dal 1980 a tutt’oggi. Anche col riscatto del servizio militare. Il lettore ci chiede se ci siano i presupposti per un prepensionamento come “lavoratore precoce”.
Anche se la documentazione non è chiara, è probabile che il diritto alla pensione venga a maturare non prima del gennaio 2024. Sempre che non sia aggiornata la normativa previdenziale.
Il signor M.O. di Mainz, che segue questa Rubrica dal 1992, ci pone il suo problema. In Germania è proprietario dell’appartamento, dove abita. In Italia possiede un monolocale che utilizza nei periodi estivi. Il Lettore ci chiede se, al momento del rientro definitivo in Patria, dovrà dichiarare al fisco italiano l’immobile di proprietà in Germania.
La risposta è positiva. Ma non scatterà una doppia imposizione fiscale/immobiliare.
La signora R.L.K. di Wesfalen, che segue questa Rubrica da parecchi anni, ci chiede da quando sia stata varata.
Da circa quarant’anni e dopo uno scambio d’opinioni con il Comitato di Redazione d’allora. L’interesse è, poi, continuato.
Il signor C.P. di Kissingen sarebbe interessato a un nostro interessamento per una sua questione fiscale in Patria.
Non siamo nelle condizioni di curare direttamente i problemi dei Lettori. Sono, però, operativi i CAF (Centri d’Assistenza Fiscale) e in Germania anche i Patronati. Questa rubrica, quindi, ha solo finalità informative.
La signora E, D, di Wangen ha, in Patria, una sorella (classe 1930) rimasta vedova. Il marito è stato lavoratore dipendente per 22 anni. La lettrice ci chiede se sua sorella potrà avere la pensione di reversibilità dal prossimo anno.
Certamente. La pratica può essere iniziata, tramite Patronato, anche da subito. Non ci sono gli estremi per ipotizzare l’importo della pensione.
Il signor P.R. di Essen ha, in Patria, un fratello (classe 1958) che è lavoratore dipendente dal gennaio del gennaio del 1980. Il lettore ci chiede quando il fratello potrà ottenere la pensione.
Da quanto abbiamo letto, sarà una pensione ordinaria liquidabile dal marzo 2022.
Il signor F.C. di Dreieich ci chiede quali siano gli estremi d’età per accedere in Patria alla pensione di vecchiaia.
Il diritto, salvo modifiche, scatta al compimento dei 67 anni d’età e con, almeno, vent’anni di contributi.
La signora P.L. di Heilbronn ha, in Italia, una nipote titolare di un’indennità di frequenza. Prossimamente, sarà sottoposta a visita per il riconoscimento dell’indennità d’accompagnamento. La lettrice ci chiede se sia previsto il cumulo delle due prestazioni economiche.
I due trattamenti non sono compatibili. Meglio, però, optare, se concessa, per l’indennità d’accompagnamento essendo il suo importo più elevato di quello dell’indennità di frequenza.