Il basilico, o ocimum basilicum, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Labiate. È una pianta tipica della flora mediterranea e fiorisce in estate
Quando parliamo della cucina mediterranea, ci viene subito in mente il basilico, che con le sue foglie verdi serve per insaporire e profumare tanti piatti. Le foglie di basilico si usano per lo più fresche come condimento di sughi, primi, secondi piatti e contorni vari. La pasta alla genovese, ad esempio, è un tradizionale piatto ligure a base di basilico, con pinoli, parmigiano, pecorino, aglio e olio.
Non manca il basilico nella pasta alla Norma, condita con pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata, o le tagliatelle al basilico sono delizie della nostra terra.
Questa piccola pianta erbacea aromatica annuale con foglie opposte ovali da 2 fino a 5 centimetri di lunghezza può raggiungere una altezza di 60 cm. Il colore delle foglie varia dal verde pallido al verde intenso, a volte anche viola o porpora in alcune varietà; dipende dal terreno in cui viene coltivata.
Il basilico proviene dall’Asia tropicale e dall’India; si diffuse dal Medio Oriente alla Antica Grecia e in Italia dai tempi di Alessandro Magno, intorno al 350 a.C.
Solo dal XVI secolo iniziò a essere conosciuto ed apprezzato anche in Italia.
Al dottore Sebastiano Russo, farmacista, erborista, e consulente nutrizionale, che svolge la sua professione nell’ambito dei paesi etnei, abbiamo chiesto di parlarci del basilico e delle proprietà curative che esso contiene.
“Il basilico – spiega il dr. Russo – ha sempre alimentato varie credenze e leggende legate anche al tema del sesso, come simbolo d’amore corrisposto. Un tempo, nei linguaggi dei segni, un vaso di basilico posto davanti una finestra indicava la disponibilità della ragazza ad un incontro segreto con il proprio amato”.
È vero che l’alitosi si combatte anche con il basilico?
Certamente. L’alitosi si combatte preparando un infuso in mezzo litro di acqua bollente, versando 10 foglie di basilico; bisogna fare bollire per 10 minuti, quindi filtrare e fare gargarismi o sciacqui durante la giornata. L’essenza aromatica del basilico si dimostrerà efficace nel combattere l’alito cattivo.
Il basilico ha anche delle proprietà antispasmodiche, utili per risolvere una digestione difficile?
“Sì. Per una digestione difficile, occorre preparare un infuso con mezzo litro di acqua bollente e immergere 10 grammi di foglie fresche di basilico nell’acqua e lasciarle in infusione per 5 minuti; filtrare e bere l’infuso, dopo essersi raffreddato, per alcuni giorni dopo i pasti principali.”
Questa piantina dalle foglie ovali serve anche per combattere lo stress?
“Sì. Bisogna versare 5 foglie di basilico fresco in un quarto di litro di acqua bollente e lasciare in infusione per 10 minuti, quindi filtrare, lasciare raffreddare e bere una tazza d’infuso dopo i pasti principali per alcuni giorni; le proprietà stimolanti del basilico giungono a tonificare l’organismo indebolito dallo stress o dall’ansia da super lavoro di tipo intellettuale”.
“Il basilico – conclude il dr. Russo – è anche tonico, dà vitalità e attenua la debolezza; risulta efficace anche per le vertigini, il torpore, la stitichezza, il mal di testa, il raffreddore, il mal di gola”.
Da ricordare, anche, che per prevenire l’alito cattivo è importante avere cura dei nostri denti, che non servono solo a frantumare il cibo in parti piccole, ma rappresentano il primo passaggio sostanziale per un regolare processo digestivo.
Le cause dei disturbi gengivali posso avere origini, ad esempio, a seguito di una mancata igiene orale. Per avere una bocca in buona salute è fondamentale procedere, dopo ogni pasto principale, ad una pulizia dei denti con spazzolino e dentifricio.
In dialetto siciliano (ma la nostra è una lingua) il basilico nei tempi andati veniva chiamato anche ‘u bascilicò, ‘u basiliceddu, ‘u basilicello, ‘u bacilicò.
Mia mamma, e non solo lei, lo chiamava ‘u basilicu.