Il diritto al voto in Germania: come lo acquisisco?
Nelle ultime settimane i media tedeschi conoscevano soltanto un tema: le elezioni politiche. Duell, Triell, Elefantenrunde – chi non ha sentito queste parole? Sappiamo, oramai, anche come è andata a finire, ma diciamoci la verità: quanti di noi, in silenzio (o ad alta voce), hanno pensato che sarebbe stato “giusto”, “opportuno” e – perché no – “bello” partecipare attivamente alle elezioni – per l’appunto: votando?
Siamo cittadini europei, ma purtroppo in Germania non abbiamo il diritto al voto per le elezioni politiche (ted.: Bundestagswahlen), a meno che, dopo un lungo periodo di permanenza, non si abbia acquisito la cittadinanza tedesca (vedi sotto). Io, ad esempio, sono cittadino tedesco (e italiano) a tutti gli effetti dal 2012: ho impiegato nove mesi per la pratica, ma solitamente occorre molto meno tempo. Domenica 26 settembre, dunque, sono andato a votare.
Se si considera che circa la metà degli stranieri in Germania sono cittadini europei, vale a dire oltre 4,8 milioni, e che l’Europa è sempre più integrata dal punto di vista giuridico e politico (nonostante la Brexit), un diritto al voto almeno per i cittadini europei che vivono costantemente, per un periodo di tempo da stabilire in una legge che valga per tutti gli Stati membri, mi sembra doveroso. Attualmente il diritto di voto per i cittadini italiani, tuttavia, sussiste soltanto a livello amministrativo (ted.: Kommunalwahlen), dopo essersi iscritti all’anagrafe tedesca. Inoltre, ogni cittadino europeo ha diritto di voto per le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti alla Germania. Per le elezioni europee, tuttavia, si può scegliere di votare per i candidati italiani o per quelli tedeschi – ma non per entrambi!
Come diventare (anche) tedeschi – la naturalizzazione
Chi risiede stabilmente in Germania può ottenere la naturalizzazione. Dal sedicesimo anno di età in poi, la domanda può essere presentata autonomamente dal richiedente. Per i bambini e adolescenti di età inferiore ai sedici anni a presentare la domanda devono essere i genitori (o chi per loro ne fa le veci). I relativi moduli possono essere richiesti presso l’ufficio per la naturalizzazione competente (ted.: Ausländeramt). Alcuni comuni offrono anche un servizio di consulenza per immigrati.
Quali sono i requisiti?
Per fare la richiesta bisogna avere il diritto di soggiorno permanente al momento della naturalizzazione (ogni cittadino europeo ha il diritto di soggiorno in Germania), superare il test di naturalizzazione (conoscenze sull’ordinamento giuridico e sociale, nonché sulle condizioni di vita in Germania – test che però non deve eseguire chi ha frequentato le scuole tedesche), avere un soggiorno stabile e regolare da otto anni in Germania, avere la capacità di sostentamento autonomo (anche per familiari a carico), senza ricorso all’assistenza sociale e al sussidio di disoccupazione II (Hartz IV) e una sufficiente conoscenza della lingua tedesca. Inoltre il richiedente non può avere una condanna per reati commessi e deve riconoscere l’ordinamento costituzionale liberale e democratico della Germania.
I cittadini italiani, grazie ad un trattato tra Italia e Germania, non devono rinunciare alla nazionalità italiana. Dunque: rimanete cittadini italiani e acquisite una cittadinanza europea – appunto: quella tedesca – in più. L’unico svantaggio riguarda le spese amministrative (attualmente ammontano a circa 255 EUR).
Infine invito le lettrici e i lettori a partecipare alle imminenti elezioni dei vari Com.It.Es., i comitati per gli italiani all’estero. Votare, difatti, è l’unica voce politica che abbiamo.
Il resto può essere anche interessante, politicamente rilevante, ma non conta al fine di dar peso alla propria voce