Intervista a Judith Otto che da oltre vent’anni è la Direttice Sales & Marketing dei due Alberghi cinque stelle di Firenze, il The Westin Excelsior e il The St Regis Florence (Marriott Company)
Judith Otto durante la sua carriera professionale, ha avuto il piacere di collaborare con agenzie di lusso, ha condiviso eventi con le maggiori case di moda internazionali, ha dato il benvenuto ai Capi di Stato e di Governo, come Jacques Chirac, Bill Clinton, Gerhard Schröder ed è stata l’artefice degli incredibili matrimoni indiani a Firenze.
Mentre racconta la sua vita, scorgo tra il suo accento tedesco, una lieve inflessione fiorentina; sentirla parlare dell’Italia in maniera egregia ed eccellente, mi rende tronfio di orgoglio nazionale. È lei, da 23 anni circa, la donna tedesca, che ha magistralmente portato la sua esperienza internazionale ed il know how presso le strutture fiorentine; ma ci tiene a sottolineare: “Ho imparato tanto dal genio e dall’estro italiano!”.
Signora Otto, mi può parlare della sua esperienza internazionale prima dell’arrivo a Firenze?
Sono nata a Iserlohn, vicino Dusseldorf; con la mia famiglia vivevamo tra la Germania e l’Asia, dove mio padre lavorava. A diciotto anni ho frequentato un Management Training in Cina, l’Ecole Hoteliere di Losanna, iniziando così la mia esperienza internazionale che mi ha portato a viaggiare e lavorare in paesi stranieri come Hong Kong, Cina ed anche in Europa, a Francoforte, in Svizzera ed a Parigi, ricoprendo ruoli strategici nel Sales & Marketing.
Come è stato il suo arrivo in Italia? La sua esperienza di vita professionale ha un percorso con un senso di marcia inverso, rispetto a quello di tanti italiani che sono partiti per la Germania.
All’inizio c’era qualche mia perplessità, curiosità e timore; la mia azienda mi aveva informato che la permanenza a Firenze doveva essere di soli 6 mesi. Non parlavo la lingua italiana e le posizioni chiave fino ad allora erano state ricoperte da uomini: era un mondo al maschile. Ma la mia preoccupazione più grande era se l’Italia fosse la scelta giusta per me, col mio carattere tedesco, rigido; avevo il mio ‘‘credo’’ che era quello di lavorare, lavorare duro, fiduciosa che ciò mi avrebbe portato ad ottenere i risultati per il mio lavoro e per le mie ambizioni. Per questo, dovevo capire le dinamiche mentali dei miei nuovi colleghi; io dico sempre, che ogni persona che arriva in un paese straniero deve sapersi adattare e conquistare fiducia e terreno. Avevo trovato nuovi colleghi che lavoravano lì da vent’anni e che avevano le proprie abitudini e modus operandi; provai a mescolare le loro abitudini con le mie, apportando qualche cambiamento ed innovazione nell’affrontare il lavoro e cercando di fare vedere anche prospettive differenti. E grazie a Dio, gli Italiani hanno sempre questa volontà di imparare e di innovarsi; questo fece si che ognuno di noi, per osmosi, imparò l’uno dall’altro… ci scambiammo le idee e le esperienze. Questo processo si può instaurare solo all’inizio, quando si arriva in un nuovo posto, quando al primo impatto si analizzano le dinamiche e le soluzioni efficaci da applicare. Ben presto, nemmeno due settimane, la cordialità, la gentilezza e la curiosità, che sono la chiave dell’italianità hanno vinto; il calore umano ha preso il sopravvento. Le persone mi hanno aiutato e hanno fatto di tutto per farmi sentire a casa. Ho incontrato gente incredibilmente disponibile e professionale ….tante discussioni ed emozioni, ma con un grande cuore. Quale altro Paese avrebbe potuto inventare il mito di Ferrari e Lamborghini? O i brand della moda che hanno reso famoso ed ammirato il Made in Italy ? Solo l’Italia ovviamente! Dove trovi tanta cultura, dove gli alberghi sono palazzi storici e gli artigiani creano capolavori richiesti in tutto il mondo. In quale altro Paese il cibo semplice ha il sapore che ha in Italia? In quale altro posto al mondo si nota l’eleganza anche nell’arredamento più semplice? Come potrebbe qualcuno essere riluttante a tale calore?
Grazie mille per i suoi complimenti, ma cosa manca, secondo lei, all’Italia? Cosa si potrebbe cambiare?
All’Italia non manca nulla; ha moltissime risorse rispetto ad altri paesi: l’Italia ha qualità e pregi; ha estro, genio unico al mondo, creatività, persone con valori, con grande disponibilità e generosità…La cosa forse, se mi posso permettere, visto che da ormai 23 anni vivo in Italia ( più di quelli vissuti in Germania), è cercare di pianificare in anticipo, in maniera di arrivare agli obiettivi con grande traquiliità, utilizzando la marcia in più che il popolo italiano ha.
In Europa abbiamo due donne tedesche che occupano ruoli chiave all’interno della scena politica, Angela Merkel e Ursula Von der Leyen; secondo Lei, per le donne si è concretizzata finalmente l’uguaglianza di genere o ancora siamo lontani?
Io sono dell’opinione che una donna che si da da fare può arrivare ed ambire a posti di responsabilità e prestigio, come è evidente anche nella politica, per esempio la figura di Angela Merkel, che dal 2005 è la nostra Cancelliera. .. Penso che dovremmo mettere un po’ più di cuore …La donna ha un ruolo importante anche nella famiglia ed una donna può fare molto bene anche nella vita professionale; la grande passione e la grande integrità fanno sempre la differenza; c’è ancora tanta presenza maschile nei ruoli chiave, ma credo che siano stati fatti grandi passi verso il mondo femminile; e credo che ci sia tanto rispetto da parte dei colleghi maschi verso noi donne.
Come è la sua vita adesso a Firenze?
Dopo poco essere arrivata a Firenze, ho conosciuto mio marito ed oggi mio figlio è consapevole e orgoglioso delle origini tedesche da parte di madre, ma è un italiano molto convinto. C’erano molti progetti, soprattutto a livello professionale, ma ho imparato anche che esiste una vita (un modo di vivere italiano) in cui puoi ancora realizzare le tue ambizioni di carriera, ma tenendo presente ciò che conta di più. Quindi alla fine, anche se il tuo paese, in cui sei nato, è il tuo primo amore e non lo dimenticherai mai, il mio cuore oggi è in Italia con tutti gli incredibili cambiamenti, i riadattamenti ed il caos ordinato e simpatico. Ringrazio tutte le persone speciali che ho conosciuto in 23 anni di presenza in Italia e soprattutto coloro che sono diventati cari amici e partner: avranno sempre un posto particolare nel mio cuore!
Vielen dank Frau Otto!