Eccoci all’inizio dell’anno 2021! Cosa ci attende? Non lo sappiamo! Forse adesso lo abbiamo imparato: la nostra vita è fragile, da un momento all’altro tutto si può capovolgere… un piccolissimo virus è stato capace di rivoluzionare i piani di tutte le Nazioni, ha messo in subbuglio i Capi di Stato, ritrovatisi a gestire una situazione che li ha superati di gran lunga, e non solo a livello economico…
Riusciremo a fare del 2020 un anno di lezione di vita? Saremo capaci di farne tesoro per l’avvenire e di trasmettere gli insegnamenti tratti dal tempo del coronavirus ai posteri? Non dimentichiamo mai che è costato la vita a tante persone! E non sappiamo a quante altre ancora costerà, nonostante il vaccino abbia apportato un filo di speranza… ma sembra che il cammino sia ancora molto lungo!
Una grande speranza la può infondere colui che la liturgia del tempo di Natale ci ha presentato in tutta la sua audacia e capacità di affrontare le avversità della vita: san Giuseppe. Non per niente Papa Pio IX l’8 dicembre 1870 lo nominò patrono della Chiesa universale e Papa Francesco l’8 dicembre 2020, nel 150º anniversario, ha indetto un anno dedicato a san Giuseppe. Affidiamo dunque il nuovo anno, noi stessi, le nostre famiglie, le nostre comunità, il mondo intero a san Giuseppe.
Come sussidio per stabilire un rapporto profondo con lui, propongo alla riflessione una preghiera a lui rivolta, da recitare, per esempio, ogni mercoledì e il 19 di ogni mese.
Auguro a tutti un 2021in compagnia del custode scelto da Dio per Gesù e Maria, custode della Chiesa e di ciascuno di noi. Con lui possiamo coltivare la speranza in tutte le dimensioni e circostanze della vita, anche quella della sconfitta del covid 19. E sarà ancora lui ad aiutarci a capire il valore della famiglia: infatti Papa Francesco, nella festa della Santa Famiglia, ha indetto anche l‘anno dedicato alla Famiglia, che inizierà proprio il 19 marzo, Solennità di san Giuseppe.
Buon anno nuovo… con san Giuseppe siamo in buone mani!